Asa Nisi masa

Viaggio onirico attraverso l’universo artistico di Federico Fellini 

Da un’idea di Flora Sarrubbo e Oscar Bettini 
a cura di ControTempoTeatro 

Flora Sarrubbo 

Oscar Bettini 

Monika Callegaro 

Sergio Farina

 

Spettacolo notturno, di sogni e di fantasmi, in bilico sulla sottile linea che separa il ricordo dalla morte. 

Uno spettacolo che non ragiona con la logica della prosa, ma con la logica-non logica della poesia, che non restituisce un senso, ma avvicina lo spettatore al mondo onirico, rarefatto e lunare di Federico Fellini. 

Vedremo lui, Fellini stesso seduto in scena, in un momento di ispirazione creativa. L’uomo seduto non comprende, le immagini si affastellano davanti a lui, un’immagine ne racchiude un’altra, come scatole cinesi; sono frammenti di un’esistenza, travolti dal sapore acre dell’infanzia e da quello dolce di un tempo sospeso. Il viaggio che inconsapevolmente compie è il viaggio nell’aldilà, il luogo nel quale si arriva forse senza neanche rendersi conto di essere arrivati, come quando ci si addormenta e si sogna. E l’aldilà -secondo Fellini- in fin dei conti è già quello che stiamo vivendo, tutti noi compiamo un viaggio, come quello attraverso il Purgatorio, che non sappiamo a cosa ci porti, ognuno cerca in fondo una via d’uscita, ma rimane incastrato all’interno della sua illusione. 



La formula magica felliniana per eccellenza, pare possa aprire le porte di mondi sconosciuti, che ci lasci guardare al di là della nostra realtà. Chi non vorrebbe, anche solo per un secondo, dare un’occhiata a quello che c’è al di là, strappare il velo sottilissimo che ci separa dai regni ideali in cui vengono ricaricate le molle del nostro mondo. Fellini ci accompagna sempre lì, alle porte, con le sue immagini pure e naive, ricordandoci che ciò che non possiamo comprendere fa parte delle nostre vite tanto quanto i nostri problemi quotidiani. Senza paura, come i bambini che siamo davanti all’immensità di quello che non conosciamo, ci invita a riconoscerci in personaggi che si fanno domande sciocche, all’apparenza. Dove va il fuoco una volta spento, chi è la mamma del sole? Basta poco a trovare la chiave giusta. Asa nisi masa, A-ni-ma. 


Lo Spazio 

Lo spettacolo si reinventa a seconda dei luoghi deputati alla sua rappresentazione. Oltre al palco sarà possibile che i protagonisti vivano lo spazio in maniera diversa, sfruttando le geometrie delle case per esempio, gli accessi dei cortili interni, quasi per ricreare - la dove fosse possibile- le meravigliose geometrie curate da Fellini nei suoi film.




 



 


Flora Sarrubbo
Fellini
Asanisimasa
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