marianella garcia Villas

soltanto per amore

una produzione ControTempo Teatro

con Flora Sarrubbo e Lucas Joaquin Da Tos
assistenza alla drammaturgia di Claudio Montresor


Il 13 marzo 1983 viene assassinata, a soli 34 anni, in El Salvador, Marianella García Villas, presidente della Commissione per i diritti umani. 
Le sue denunce e le sue prese di posizione erano divenute inaccettabili per la giunta militare al potere.


A quarant’anni dall’assassinio dell’ “avvocato dei poveri e degli oppressi” Marianella Garcia Villas, e a quarantatré anni dall’uccisione dell’arcivescovo Oscar Romero, avvenuta mentre stava celebrando la Santa Messa, entrambi ad opera del regime militare di El Salvador, Contro Tempo Teatro presenterà il 15 Aprile un primo studio di un testo inedito sulle figure di Marianella e di Romero.
La drammaturgia nasce da un lavoro su diversi materiali, prima di tutto sui libri ad essi dedicati da Raniero La Valle, Anselmo Palini e Francesco Comina, in secondo luogo sui documenti (articoli di giornale, filmati, reportage, interviste ed altro) che raccontano e testimoniamo il periodo della terribile dittatura in El Salvador, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80.
Lo spettacolo vedrà in scena Lucas Joaquin Da Tos Villalba e Flora Sarrubbo, che ne curano anche la drammaturgia e la regia.
Attraverso suoni e immagini, le voci registrate di Marianella e di Romero e l’eco della rocambolesca partecipazione della nazionale di calcio salvadoregna ai Mondiali dell’82, verrà raccontata la storia e il messaggio di pace di chi senza armi e attraverso il dialogo, è riuscito a resistere e combattere. Romero usava la parola, le sue coraggiose omelie, Marianella soprattutto la macchina fotografica, con la quale ridava volto e spesso nome ai morti assassinati per strada dal regime militare. Sullo sfondo naturalmente agirà la storia dell’America Latina, del calcio come fenomeno popolare che sempre interseca la vita di tutti i latinoamericani. La storia della grande influenza che la teologia della liberazione ebbe sui movimenti contadini, sulle comunità religiose di base, per le lotte per l’emancipazione, l’uguaglianza e la libertà.

Regia: Flora Sarrubbo e Lucas Joaquin Da Tos Villalba
Produzione: Contro Tempo Teatro Bolzano
Drammaturgia: Flora Sarrubbo, Lucas Joaquin Da Tos Villalba, Claudio Montresor

Con il sostegno di CUORE AMICO FRATERNITÀ ONLUS DI BRESCIA

Grazie a
CENTRO PACE-FRIEDENSZENTRUM BZ
CIRCOLO CULTURALE- KULTURVEREIN ANPI FRANCA “ANITA” TURRA E HANS EGARTER ONLUS

Un particolare ringraziamento ad Anselmo Palini

 




 




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A seguire una piccola selezione di documentari sul El Salvador , e i suoi personaggi, fruibili gratuitamente. 

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Presentazione dl libro su Marianella Garcìa Villas
Presso la Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio, si è svolta la presentazione del libro "Marianella Garcìa Villas - Avvocata dei poveri, difensore degli oppressi, voce dei perseguitati e degli scomparsi", di Anselmo Palini, prefazione di Raniero La Valle, postfazione di Linda Bimbi, editrice Ave. 
Si tratta di una riflessione sulla battaglia per i diritti umani in El Salvador, attraverso le vicende di Marianella Garcìa Villas, uccisa a 34 anni.
Saluto di apertura di Marina Sereni, Vicepresidente della Camera. Sono intervenuti Massimo De Giuseppe, ricercatore di Storia contemporanea Iulm Milano, Raniero La Valle, scrittore e giornalista, già senatore, Linda Bimbi, Fondazione Lelio e Lisli Basso, Marina Berlinghieri, Commissione Esteri Camera. 
Presente all'evento l'autore. Moderatrice Cecilia Rinaldini, giornalista Rai. (02.04.14)

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Documentario "Uno. La Historia di un gol. "
a cura di Carlos Moreno e Gerardo Muysohnd. 
La storia della la sgangherata nazionale centramericana che segnò per l’eternità il suo passaggio alla Coppa del Mondo ’82. Proveniva da un Paese in guerra, dove per poco non fu passata per le armi al suo rientro. 

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I tredici anni di guerra civile dal 1979 al 1992 – costati 75 mila morti, 550 mila sfollati interni e mezzo milione di emigrati all’estero – sono ufficialmente conclusi, ma la violenza ha saputo resistere anche agli accordi di pace: si è solo trasferita sul piano economico e sociale, con la diffusione capillare delle maras che reclutano giovani senza speranza nelle zone più disagiate; nel frattempo, il numero dei poveri non accenna a diminuire e l’intervento dello Stato – che pure rivendica successi nell’ultimo decennio – è ancora insufficiente.
 Proprio alla violenza diffusa e agli squilibri sociali è dedicato il reportage di Andrea Sarubbi, che insieme alla Comunità di Sant’Egidio racconta un Paese con molta strada da fare; la campagna elettorale in corso, in vista del voto di febbraio, mette a nudo tutti i problemi aperti, iniziando da quella corruzione che ha visto incriminati gli ultimi tre presidenti della Repubblica. 
 Ospite in studio è Giovanni Impagliazzo, responsabile per il Centroamerica della Comunità di Sant’Egidio. La puntata si conclude, come sempre, con un’opera d’arte scelta dalla redazione: stavolta è l’ultimo lavoro realizzato da Fernando Llort, il più noto artista contemporaneo salvadoregno, pochi mesi prima di morire. Si tratta di un murale dedicato a san Óscar Romero, intitolato “Monsignor Romero aperto a chi soffre” e realizzato nel complesso della Divina Provvidenza, dove il vescovo venne ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa.